rustico Schelling

Il piccolo rustico era una stalla il cui portico era parzialmente diroccato. La sfida è stata quella di conservarne le volumetrie originarie accogliendo tutti gli spazi necessari che soddisfassero le richieste dei clienti. Una piccola scatola cinese che ha permesso di collocare locali aperti che dialogano fra di loro attraverso i giochi delle doppie altezze. I vuoti delle gallerie sono gli elementi strutturanti gli interni e costituiscono dei luoghi ariosi che compensano le altezze limitate tra una soletta e l’altra.

Il risanamento energetico è stato realizzato isolando la casa all’interno con materiali naturali, fra cui l’argilla. Una cucina domestica a legna e i pannelli solari riscaldano l’acqua sanitaria e quella distribuita attraverso le serpentine posate a parete. Ogni singola finestra è un’apertura delimitata da una cornice di legno che inquadra porzioni del paesaggio esterno.

Oggetto d’arredo particolare è la vasca da bagno che è stata ricavata da un blocco di granito e che ben si combina con il lavandino in pietra scolpito per accogliere il movimento naturale di quando si rinfresca il viso con l’acqua.

Dalla strada un muro di sasso protegge la sfera privata e varcato la porta in legno di castagno si scopre uno scenario verso le montagna del versante di fronte e gli affioramenti rocciosi vicini che delimitano questo patio alpino.

L’autorimessa con la cantina sottostante è nuova ed è composta da roccia e sasso per la parte dello zoccolo e di legno al di sopra. Sulle due falde è posato un impianto fotovoltaico, di colore scuro, che si mimetizza con le lamiere graffate di rame imbrunito che rivestono la facciate laterali. Il fronte verso la strada è rivestito con tavole di legno pre-invecchiato mascherando il portone e il lato opposto, che guarda verso valle, è simile e presenta strette aperture verticali, quanto bastano per far entrare la luce necessaria.

Una fossa con depuratore garantisce lo smaltimento delle acque reflue e si trova al disotto del pergolato che s’incastona nel terreno scosceso.

L’insieme forma un piccolo habitat in cui trovano spazio un orto, piante, arbusti, rampicanti e una fontana pronta ad assetare chi passa lungo il percorso turistico della Strada Alta.