La ristrutturazione di Casa Pedrini è stata progettata in parallelo con casa Ramelli. Entrambe sono due case Laventinesi, ma sono diverse per le loro dimensioni e le necessità di chi li abiterà.

Questo edificio era suddisivo in un pianto cantina e quattro piani, di cui due sottotetto e molto bassi.

Le solette ai piani superiori sono state sotituite con delle nuove in legno massiccio ottenendo tre piani abitabili, di cui il terzo comprende anche dei soppalchi.

Le facciate esterne sono state conservate mantenendo le finestre con vetro singolo. All’interno è stata realizzata la nuova facciata con l’isolazione nello spazio interstiziale e le nuove finestre a doppio vetro sono in luce più grandi, permettendo così di filtrare maggiore luce e di godere dall’interno la struttura a castello originaria.

I passaggi delle porte interne precedenti fungono da punti di vista panoramici aperti verso il nuovo spazio galleria che si sviluppa dall’entrata principale fino al tetto con la sua maestosa pendenza. La nuova scala e la canna della moderna stufa ad accumulo sono due sculture nel grande vuoto.

Lungo la passeggiata che si snoda all’interno della casa si assiste al dialogo vivace e interessante fra il vecchio e il nuovo.