L’edificio nasce dalla ristrutturazione di uno preesistente e partendo dalle sue caratteristiche è stata sviluppata l’idea architettonica di comporre quattro estensioni che dipartono ortogonalmente secondo lo schema della rosa dei venti.

Il centro, fulcro della casa, è illuminato dall’alto da un grande lucernario che consente di scorgere il cielo e la cima della vicina montagna e, in particolare, di una pianta su cui si posano gli imponenti rapaci, gipeti o aquile. A definire questo cuore sono la fontana accanto all’entrata, il camino, nonché elemento d’ingresso al soggiorno, il forno a legna che segna il passaggio alla zona pranzo e il bancone della cucina affiancato dall‘apertura prospettica sul corridoio di servizio alla zona notte.

L‘edificio si sviluppa su un solo piano e nelle stanze vi si aggiunge un mezzanino illuminato da un lungo abbaino. La copertura di ogni singola estensione è un tetto a due falde che si apre verso l’esterno con un timpano vetrato. Ampie aperture offrono un panorama imprendibile sul paesaggio spettacolare dell’Engadina, magnifico in tutte le stagioni.

Quattro feritoie lasciano penetrare il sole al mattino come rito propiziatorio di buona giornata alla vita che vi si svolge secondo il flusso degli spazi interni e in armonia con la natura che li avvolge.